"Siamo per un rifiuto dell'eutanasia
così come dell'accanimento terapeutico". Così l'Associazione
italiana di pastorale sanitaria (Aipas) in un documento
presentato nei giorni scorsi in Senato alla commissione
Giustizia e a quella Sanità, riunite congiuntamente, nell'ambito
dei disegni di legge riguardanti la morte volontaria
medicalmente assistita.
"Riteniamo altresì - si legge - la necessità di provvedere
alle cure palliative e permetterne un reale accesso a tutti
coloro che ne abbiano necessità (non in modo ristretto e
parziale come spesso avviene sul territorio) come ci sembrano
molto importanti le disposizioni anticipate di trattamento
comunemente definite 'testamento biologico' o 'biotestamento',
regolamentate" dalla legge sul Biotestamento.
Oltre alla implementazione delle cure palliative su tutto il
territorio italiano, l'Aipas ha chiesto in Senato la
formulazione di un testo di legge chiaro a livello nazionale, un
occhio di riguardo alla disabilità e ai malati psichiatrici e
che ci sia un'attenzione a tutte le dimensioni che costituiscono
la persona, compresa quella spirituale, non per forza religiosa.
Il testo portato in Senato è stato elaborato da don Isidoro
Mercuri Giovinazzo, presidente nazionale Aipas, don Paolo Fini,
direttore dell'ufficio di pastorale della salute Diocesi di
Torino, Cinzia Ceccaroli, funzionario giuridico Consiglio
regionale Marche, Giovanni Donati, chirurgo toracico dell'Usl
della Valle d'Aosta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA