L'esecutivo Testolin ha deliberato
l'adesione della Regione Valle d'Aosta alla Fondazione Cima
(Centro internazionale in monitoraggio ambientale), ente di
ricerca che si occupa dello studio, della previsione e della
prevenzione dei rischi legati ai cambiamenti climatici come
alluvioni, incendi boschivi, siccità, perdita di biodiversità
terrestre e marina.
"La convenzione - ha spiegato il presidente della Regione -
si sostanzia con l'entrata in qualità di socio da parte
dell'amministrazione regionale con un versamento di 200 mila
euro ma, al netto dell'aspetto amministrativo e procedurale,
penso che la cosa di rilievo sia proprio la possibilità di
entrare a far parte di questa fondazione assieme agli altri enti
che già ne fanno parte. Una Fondazione con la quale
l'amministrazione regionale collabora ormai da più di vent'anni
con dei benefici che vanno dalla possibilità di essere
all'avanguardia in quelli che sono dei processi valutativi per
la situazione idrogeologica e le valutazioni sulle problematiche
relative alla siccità, ai dissesti idrogeologici, alle
precipitazioni, con la possibilità di avere delle interlocuzioni
a livello nazionale e internazionale, in stretta collaborazione
con la Protezione civile nazionale che è, assieme al Consiglio
dei ministri, all'Università degli studi di Genova, alla Regione
Liguria, alla provincia di Savona, socio fondatore di questa
importante fondazione".
"Questo - ha aggiunto Testolin - ci darà la possibilità di
avere una centralità tutta particolare anche negli studi e negli
approfondimenti che questa fondazione svilupperà a livello
nazionale e internazionale, principalmente sull'aspetto
glaciologico ma anche sull'aspetto dei cambiamenti climatici che
coinvolgono la carenza di acqua, quindi gli aspetti legati agli
interventi nel contesto della siccità. E di collaborare ancora
in maniera più ampia e trasversale con tutti gli interlocutori
che in Valle già operano attraverso delle convenzioni: ci
permetterà di sintetizzare e di razionalizzare questo tipo di
convenzioni da Fondazione montagna sicura, all'assessorato ai
Lavori pubblici per quanto riguarda le risorse idriche,
all'assessorato all'Agricoltura per quanto riguarda l'utilizzo
delle risorse in agricoltura e anche per quanto riguarda la
sicurezza e l'interlocuzione sia con Arpa sia con Cva".
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