In Valle d'Aosta sono "troppe le
persone che vivono una vita di povertà sociale. Persone che non
si curano, a causa di una sanità che garantisce poco in termini
di tempistiche e di certezze delle prestazioni, e che quindi
non permette loro di scaldarsi regolarmente, di riuscire a
pagare affitti e spese, rinunciando a una vita dignitosa, perché
non è vita quella di chi ci dice che per riuscire a pagare il
dovuto, rinuncia anche a mangiare due volte al giorno". Così
Bruno Albertinelli, presidente di Federconsumatori Valle
d'Aosta, commentando il calo registrato nell'ottobre scorso
dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività
nazionale (Nic) relativo al Comune di Aosta (-0,3% rispetto a
settembre e -0,2% rispetto allo stesso mese del 2023).
Secondo Albertinelli "purtroppo non sempre questo sistema
tiene conto della realtà quotidiana che le persone vivono, siamo
in un percorso di incremento della povertà individuale e la
nostra regione non si discosta, purtroppo, da questa
situazione". Infatti, afferma, "al di là dei dati e di come
vengono costruiti, basta ascoltare le persone , noi di
Federconsumatori Valle d'Aosta ne ascoltiamo moltissime, che ci
segnalano aumenti della spesa con carrelli sempre più vuoti,
confezioni con minor contenuto e che i prezzi dell'energia, al
di là dell'offerta positiva di Cva , sono in continuo aumento. È
evidente come il mercato dell'energia elettrica e del gas ormai
siano diventati una giungla di aumenti e di scorrettezze
contrattuali, che danneggiano economicamente il consumatore.
Abbiamo visto una prima bolletta del gas con una richiesta di
deposito cauzionale di circa 950 euro. Follia pura!".
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