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Tentata estorsione e falso, due indagati da procura di Aosta

Tentata estorsione e falso, due indagati da procura di Aosta

Si tratta di un imprenditore di Cuneo e di un ingegnere aostano

AOSTA, 29 novembre 2024, 13:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Facevano firmare contratti di progettazione per lavori edilizi che poi non venivano svolti e chiedevano ai clienti il pagamento delle fatture. La procura di Aosta ha indagato con l'accusa di tentata estorsione e falso l'imprenditore edile Francesco Maria Rossi, di 58 anni, di Cuneo, e l'ingegnere aostano Enzo Tocca. Le indagini, partite un anno e fa e svolte dalla guardia di finanza di Aosta, sono state chiuse nelle scorse settimane.
    Secondo l'accusa, la società di Rossi faceva firmare i contratti di progettazione senza svolgere i lavori. Poi, facevano mandare da un legale di fiducia ai clienti una lettera di diffida per non aver pagato le parcelle e successivamente arrivava il decreto ingiuntivo da parte del tribunale di Cuneo. Secondo l'accusa, Rossi e l'ingegnere aostano avrebbero fornito al giudice civile falsi documenti per fare emettere i decreti. La perizia calligrafica ha evidenziato come le firme non fossero quelle dei clienti. In un caso la parte offesa si è vista pignorare il quinto dello stipendio.
    Le indagini sono partite quando una donna di Aosta ha sporto denuncia. Sono quindi emerse almeno tre posizioni di persone alle quali è stato mandato il decreto di ingiunzione, senza che la società abbia mai svolto un solo lavoro di progettazione: si tratta di due valdostani e un canavesano. Tre gli edifici coinvolti per un totale di 70.000 euro. La procura di Aosta aveva chiesto la misura cautelare, respinta però dal giudice.
   
   

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