Il blocco operatorio dell'ospedale
Beauregard di Aosta è stato dotato di una colonna laparoscopica
di ultima generazione, con tecnologia 3D e 4K, destinata alla
chirurgia ginecologica oncologica e al trattamento
dell'endometriosi. Lo comunica l'Usl della Valle d'Aosta
sottolineando che "in due mesi circa con il nuovo sistema sono
state trattate tutte le neoplasie del corpo dell'utero ed è
stata effettuata una ventina di interventi chirurgici maggiori".
La colonna 3D-4K HD permette una visione tridimensionale e ad
altissima risoluzione del campo operatorio, migliorando
significativamente la precisione chirurgica. Consente di
distinguere con maggiore chiarezza anche le strutture anatomiche
più piccole, difficilmente visibili ad occhio nudo, ottimizzando
la rimozione dei tessuti patologici e preservando quelli sani.
Funzionalità avanzate come l'elaborazione delle immagini
consentono di valutare la vascolarizzazione dei tessuti,
riducendo il rischio di complicanze post-operatorie. "Questa
innovazione potenzia il nostro centro di Chirurgia Laparoscopica
Avanzata - commenta Livio Leo, direttore della SC di Ostetricia
e Ginecologia- e ci consente di compiere un significativo salto
di qualità a livello tecnologico che si tradurrà in un netto
miglioramento negli standard degli interventi chirurgici. Stiamo
utilizzando l'apparecchiatura per interventi elettivi, in
urgenza, soprattutto per patologie quali l'endometriosi e la
patologia oncologica nella ricerca del linfonodo sentinella.
Grazie a dei filtri particolari che lo evidenziano in verde,
riusciamo a individuare più facilmente il primo linfonodo
interessato dalla malattia tumorale, con un aumento del 20-30%
della sensibilità diagnostica. Questo ci permette di modulare la
radicalità dell'intervento in corso e avere informazioni
complete sulla genetica di ogni caso per personalizzare le
terapie post operatorie, in stretta collaborazione con
l'Anatomia Patologica e l'Oncologia".
"Continua l'attenzione che la sanità valdostana rivolge
all'endometriosi - aggiunge l'assessore regiopnale alla sanità,
Carlo Marzi - dopo la scelta già fatta di essere la sola regione
italiana ad aver incluso nei servizi resi a carico del livello
sanitario regionale tutta una serie di cure specifiche e
dedicate a questa delicatissima patologia".
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