I dati provvisori (non ancora ufficiali) indicano per il 2024 in Valle d'Aosta un totale di 2.217 compravendite di unità abitative; quasi esattamente lo stesso numero registrato l'anno precedente (erano state 2.202).
E' quanto emerge dall'osservatorio regionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) della Valle d'Aosta.
"Varia leggermente - sottolinea nella sua relazione Roberto Nale, vicepresidente Fiap Vda e delegato Omi (Osservatorio mercato immobiliare) - la composizione del dato (di norma scisso tra capoluogo e altri comuni). Ad Aosta nel 2024 si dovrebbero contare 410 compravendite, circa 36 in più rispetto al 2023 (più 9 per cento). Nel resto della regione le compravendite dovrebbero ammontare a 1.807, quindi circa 21 in meno rispetto al 2023 (poco più dell'uno per cento)".
Da una prima lettura le differenze, "peraltro molto esigue, possono non avere una ragione particolare ed essere essenzialmente attribuite al caso (la composizione dello stock compravenduto). Si ritiene corretto, alla luce degli anzidetti dati, definire sicuramente stabile l'attuale andamento del mercato immobiliare valdostano".
Stabilità si registra anche sul fronte dei prezzi di vendita: "ad Aosta il prezzo medio al metro quadro risulta pressoché invariato già da alcuni anni in circa 1.600 euro al metro quadrato., così come nei comuni di fondo valle non si notano variazioni significative, mentre nelle località a medio-bassa vocazione turistica i prezzi medi risultano stabili variando da un minimo di 1.300 euro/mq ad un massimo di 3.500 euro/mq".
Lievi incrementi si riscontrano nelle stazioni ad "elevata vocazione turistica quali Courmayeur, ove i prezzi delle unità più appetibili sono saliti oltre i 10.000 euro /mq; così come a Cervinia, Gressoney e Champoluc ove si registrano punte oltre i 6.000 euro/mq.; e a Cogne, oltre 5.000 euro/mq".
“Oggi assistiamo a una domanda che rimane sostenuta a fronte di un’offerta di immobili che tende a ridursi. Questo squilibrio potrebbe portare un potenziale aumento di prezzi nel prossimo futuro”, ha detto Nathalie Money, presidente regionale per Fiaip monitora Valle d’Aosta. Attraversa “una fase di difficoltà” il settore degli immobili commerciali, infatti “ne troviamo un numero crescente di sfitti”: per questo “le amministrazioni pubbliche dovrebbero agevolare le ristrutturazioni e soprattutto i cambi di destinazione d’uso”. In questo senso, riguardo alle abitazioni, “non sono gli affitti brevi che hanno portato via una fetta di mercato, ma bisogna incentivare le ristrutturazioni”. “Per il futuro prevediamo il mantenimento dei prezzi di vendita e anche qualche possibile variazione in aumento”, compresi i “canoni di locazione soprattutto nelle zone più richieste”.
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