"La risoluzione chiesta a gran voce dai gruppi consiliari di maggioranza con cui l'intero Consiglio doveva dissociarsi dalle 'gravissime affermazioni, che ledono la dignità della nostra Assemblea e dell'intera comunità valdostana' pronunciate dal consigliere Lucianaz, a proposito del Covid, non è stata discussa. Evidentemente lo sdegno è durato poco più del tempo di un comunicato stampa, visto che la seduta, che doveva durare fino alle ore 22 (come da decisione dei capigruppo di martedì 18 ottobre) per permettere di concludere tutti i punti all'ordine del giorno, è invece terminata poco dopo le 20, adducendo come motivazione questioni regolamentari sollevate all'ultimo momento in conferenza dei capigruppo". E' la denuncia del gruppo Progetto civico progressista al termine della riunione del Consiglio Valle del 19 e 20 ottobre. "Oltre alla risoluzione sulle dichiarazioni di Lucianaz, rimaneva da discutere - prosegue Pcp - solo una risoluzione inserita nell'ordine del giorno dal luglio 2022, riferita al presenzialismo e al mancato raggiungimento di molti obiettivi dell'assessore Guichardaz, e due risoluzioni depositate in questi due giorni di Consiglio. La gestione dei lavori del presidente Bertin continua a lasciare esterrefatti, mentre permane l'ambiguità nei rapporti tra Lega e autonomisti che così facendo hanno evitato dichiarazioni imbarazzanti di presa di distanza fra loro".
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