I gruppi Lega Vda e Forza Italia hanno ritirato le mozioni e le risoluzioni all'ordine del giorno in Consiglio Valle. "Abbiamo analizzato - ha spiegato il capogruppo della Lega Andrea Manfrin, dopo una sospensione dei lavori per una riunione del gruppo - quanto emerso in questi due giorni di Consiglio, rilevando delle incongruenze rispetto a quanto detto dal presidente della Regione, che ha detto che la maggioranza continua a lavorare ma al contempo non si è assunto degli impegni rispetto al futuro. Quindi, in attesa di chiarire il quadro politico, rinviamo le mozioni e le risoluzioni presentate dal centro destra". Anche il capogruppo dell'Union valdotaine, Aurelio Marguerettaz, ha comunicato "il rinvio della risoluzione presentata dalla maggioranza: visto il clima politico, non cambia nulla se viene discussa nel prossimo Consiglio".
La capogruppo di Progetto civico progressista, Erika Guichardaz, ha invece annunciato di voler "mantenere la mozione depositata dal proprio gruppo, visto che le mozioni impegnano tutta la maggioranza e il presidente ha sottolineato che continua a esserci una maggioranza". L'assemblea ha quindi trattato la mozione del gruppo Pcp riguardante le misure di sconto sulle bollette Cva. Il testo, respinto con 32 voti di astensione e 2 a favore (Pcp), chiedeva di avviare una interlocuzione con il Gruppo Cva per mantenere e incrementare le attuali misure di sconto sulle bollette di famiglie e imprese e a relazionare alla Commissione consiliare entro 15 giorni. "A breve, questi sconti - ha detto la consigliera Chiara Minelli - saranno in scadenza e, vista la gravità della situazione, non saranno nemmeno più sufficienti. Inoltre a fine settembre l'Autorità di regolazione per l'energia ha stabilito un nuovo incremento del 59% del prezzo base nazionale dell'elettricità: una decisione che colpisce direttamente le utenze ancora sul mercato di maggior tutela, ma che produrrà incrementi anche per le utenze del mercato libero". L'assessore alle Società partecipate, Luciano Caveri, ha chiesto il ritiro della mozione: "Se la mozione non è una bandierina da piantare, la mozione può essere ritirata, in alternativa ci asterremo. Non abbiamo nessun problema ad andare a riferire in Commissione sulla questione dei prezzi e un'eventuale audizione con Cva e Deval sarebbe interessante anche per evitare la disinformazione sulla questione. Confronti e approfondimenti possono essere fatti senza la necessità della forza di una mozione consiliare, visto che le interlocuzioni con queste società sono in corso da sempre in quanto parte integrante dell'attività di governo".
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