Il Consiglio Valle ha approvato
all'unanimità la nuova disciplina dei requisiti
igienico-sanitari per l'esercizio delle attività di
somministrazione di alimenti e bevande. Sostituisce il
regolamento regionale, datato 2007, per aggiornare e
semplificare la disciplina alla luce delle disposizioni
intervenute nel settore. L'Aula ha accolto gli emendamenti delle
Commissioni quarta e quinta e un sub-emendamento dell'assessore
al Commercio, mentre ha respinto un emendamento dei gruppi Lega
Vda, FI e Pla.
Claudio Restano (Gm), anche a nome di Andrea Padovani
(Fp-Pd), ha illustrato il testo: "Un regolamento che non è più
derogabile ma che è solo un primo passo per aggiornare le norme
alle richieste dell'utenza. Siamo consapevoli che stiamo
affrontando una tematica articolata, complessa e che sarà
necessario verificare l'efficacia del regolamento trascorso
almeno un anno dalla sua prima applicazione, soprattutto alla
luce delle continue modifiche degli stili di vita della
popolazione, delle evoluzioni introdotte nella società dalla
ricerca scientifica e dalle nuove tecnologie alimentari". Tra le
novità, anche la "riduzione delle superfici minime per i locali
cucina dei ristoranti", l'"individuazione degli standard
relativi al rapporto tra il numero di servizi igienici riservati
al pubblico e il numero di coperti o posti a sedere
dell'esercizio" e l'ampliamento della "tipologia degli alimenti
somministrabili nei B&b".
Il capogruppo della Lega Vda, Andrea Manfrin, ha
sottolineato: "Abbiamo lavorato intensamente nelle Commissioni
per cercare di raggiungere un regolamento innovativo, che
disciplini senza vessare e senza introdurre norme limitative
eccessive e spesso incomprensibili in modo da favorire
l'attività di questi esercizi che hanno particolarmente patito
nel periodo di pandemia e post pandemia e, oggi, devono
affrontare anche un aumento importante dei costi".
Il consigliere Mauro Baccega (FI) ha annunciato il voto
favorevole sulla proposta di regolamento, pur ricordando che
"con l'emendamento sottoscritto con la Lega Vda, avremmo gradito
l'eliminazione della superficie minima delle cucine per
rapportarlo al tipo di attività e alla potenzialità produttiva,
pur salvaguardando i requisiti igienici. Oggi la tecnologia
offre numerosi strumenti per coniugare questi aspetti: approvare
il nostro emendamento permetterebbe di adeguarci ai concorrenti
delle regioni vicine e d'oltralpe".
Nella replica, l'assessore al Commercio, Jean-Pierre
Guichardaz, ha commentato che "la semplificazione non trascura i
riferimenti normativi igienico sanitari che sono una garanzia
per chi viene e per chi vive nella nostra regione. La normativa
è sicuramente perfettibile e abbiamo deciso di verificare, entro
un anno, l'applicabilità del regolamento al fine di ritoccarlo
con eventuali interventi adeguativi che, pur nel rispetto della
norma, vadano maggiormente incontro agli operatori di settore e
ai loro utenti".
Il consigliere di Pour l'Autonomie Augusto Rollandin ha
annunciato il voto favorevole, "sapendo che ci sono i termini
per verificare le situazioni che si presenteranno durante questo
anno e l'efficacia di un testo che affronta una tematica
delicata e in continuo aggiornamento".
"Anche il nostro gruppo voterà a favore di questo testo che è
molto atteso - ha detto la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz
-: lo facciamo anche a seguito delle rassicurazioni ricevute
dall'assessore dopo l'audizione del responsabile Servizio igiene
dell'Usl, che aveva sollevato una serie di criticità che
sembrano essersi risolte. Questa verifica di un anno servirà
anche a dipanare i tanti dubbi che il dottor D'Alessandro aveva
portato in Commissione".
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