La Garante dei diritti delle persone
sottoposte a misure restrittive della libertà personale della
Valle d'Aosta, Adele Squillaci, ha formulato ai detenuti della
Casa circondariale di Brissogne gli auguri per il nuovo anno.
"L'opportunità che, in qualità di Garante, ho avuto di
conoscere molti di voi, sia durante i colloqui, sia durante le
attività formative promosse dalla Casa circondariale unitamente
all'amministrazione regionale, nonché attraverso gli incontri
organizzati dalla Direzione carceraria, quali per esempio il
pranzo di Natale o i confronti in materia di attività di
istruzione e formazione professionale, ha rappresentato
l'occasione per me di ascoltare e cercare di percepire le
difficoltà quotidiane e la sofferenza di chi patisce la
sottrazione della libertà per una pena detentiva".
Secondo Squillaci "l'impegno comune e centrale per voi e per
tutti coloro che lavorano nella Casa circondariale di Brissogne,
dove sono stati compiuti con successo molti passi in avanti per
ridurre il sovraffollamento e consentire spazi comuni e celle di
pernottamento adeguati, deve essere quello di dare un
significato al tempo del trattamento penitenziario. Il
reinserimento nella società e il concreto realizzarsi della
finalità rieducativa della pena detentiva partono
necessariamente dallo sforzo individuale di investire su sé
stessi attraverso le occasioni di formazione e le esperienze
lavorative, con l'aiuto di tutti gli operatori e gli esperti,
nonché con il quotidiano tentativo di dialogare con le persone
ristrette e con il personale, facendo tesoro di ogni racconto,
storia o suggestione di chi vi accompagna in questo percorso".
"Auguro a tutti voi e ai vostri cari - conclude la Garante -
un anno 2023 di serenità e salute, sperando nella realizzazione
di un periodo di 'rinascita' e di nuove progettualità,
nonostante una quotidianità in cui non mancano i momenti di
demoralizzazione e di sconforto che auspico sempre superabili,
ritrovando le risorse umane e la forza d'animo presenti in ogni
persona e chiedendo aiuto a tutti coloro che volontariamente o
per lavoro trascorrono accanto a voi il tempo della pena
detentiva".
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