"Il richiamo a una nuova legge elettorale che vada nella direzione della governabilità da realizzare entro il 2023 dev'essere fatto nostro e, una volta completato il testo, sarà possibile indire un referendum per chiamare i valdostani ad esprimere il loro giudizio sulla norma". Lo ha detto Giulio Grosjacques (Union valdotaine), intervenendo nella discussione sul referendum consultivo per la proposta di legge numero 58 riguardante le norme per l'elezione dell'Assemblea. "Non c'è stata inerzia - ha aggiunto - o mancanza di interesse della maggioranza su questo argomento. In questi due anni ci siamo dovuti concentrare ad arginare gli effetti di una crisi pandemica senza precedenti che ha messo in difficoltà l'intero sistema economico valdostano". Conclude Grosjacques: "Abbiamo spesso sentito parlare di instabilità politica ma mi spingerei oltre, dicendo che, in questi ultimi anni, si è assistito a una degenerazione della politica: ci sono state delle materie di competenza del Consiglio che sono state oggetto di diffide, denunce, esposti alla magistratura ordinaria e contabile che hanno segnato la vita di molti Consiglieri e ne hanno condizionato l'attività personale e politica. Questo non è il corretto esercizio della democrazia che ci viene chiesto dagli elettori. Il popolo, che viene chiamato alle armi tutte le volte che queste iniziative non hanno dato il risultato sperato, si è già espresso dando fiducia a chi siede in questo Consiglio, luogo deputato alla discussione della materia elettorale".
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