"Ricordare è un imperativo per capire come avvengono le tragedie e per prevenirle. Coltivare la memoria è un antidoto contro l'indifferenza, perché la conoscenza genera consapevolezza e accresce la qualità della nostra democrazia". Così il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, in occasione del Giorno della Memoria, in ricordo del 27 gennaio dell 1945, quando fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz.
"È questo un momento di ritorno collettivo di una delle più grandi sciagure della storia - prosegue Bertin - in cui è stata negata l'umanità a milioni di ebrei ma anche a rom, sinti, omosessuali, disabili e a tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio. Ricordare oggi è anche un momento di riaffermazione dei diritti umani, della libertà, della democrazia, della giustizia; un monito a lavorare con impegno per i valori della solidarietà, del rispetto e della responsabilità".
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