"Questo progetto, che creerà il comprensorio più grande d'Europa, va a insistere su delle aree che hanno dei vincoli e noi dobbiamo chiederci: dal punto di vista sostanziale, questi interventi devastano un territorio? Dalla narrazione fatta in quest'Aula, sembra che il Vallone delle Cime Bianche venga totalmente cementificato, invece il progetto presentato qualche giorno fa vede quattro piloni inseriti nella zona protetta del vallone. Io mi chiedo: quattro piloni devastano un'area dal punto di vista ambientale? Un impianto funiviario disturba la fauna selvatica? Sotto le cabine di Skyway pascolano camosci e stambecchi". Lo ha detto il capogruppo dell'Union valdotaine, Aurelio Marguerettaz, intervenendo in aula nel dibattito sulla petizione "Salviamo il vallone di Cime Bianche".
"Noi dobbiamo applicare con buon senso - ha aggiunto - le disposizioni esistenti. Convengo che la questione centrale sia il divieto, ma sono prudente e le varie sentenze lo confermano.
Chiediamo poi: non fa sorgere dei dubbi il fatto che le comunità locali, gli operatori turistici e commerciali si siano espressi a favore di questo collegamento? Ritenete che siano tutti dei dementi, accecati dal "dio denaro" a breve termine, cercando di distruggere il patrimonio più importante che abbiamo, ossia l'ambiente? Si continua a parlare di diversificazione, dimenticando che senza lo sci non ci sarebbero le altre attività. Noi crediamo che la valorizzazione delle Cime Bianche e dei suoi punti di forza non sia in contrasto con l'industria dello sci: è l'esatto contrario, si tratta di attività che possono tranquillamente coesistere".
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