Con 19 voti di astensione e 16 a
favore il Consiglio Valle ha respinto una mozione dei gruppi
Lega Vda, Rassemblement Valdôtain e Forza Italia con cui "si
caldeggiava la realizzazione di uno studio e di un monitoraggio
dell'impatto sulla salute umana e su quella dell'ambiente a
seguito dell'aggiunta delle nuove infrastrutture e reti 5G, a
garanzia e a tutela della salute dei valdostani".
"Esiste un sentimento generale di forte preoccupazione rispetto
alle emissioni e agli effetti del 5G - ha detto Andrea Manfrin
(Lega Vda) - soprattutto dopo che la legge nazionale ha
innalzato il limite di emissione delle antenne Srb da 6/Vm a
15/Vm anche se in via provvisoria e cautelativa. Serve un
monitoraggio attento che consenta alla Regione di dare risposte
ai seri dubbi espressi dalla comunità, così come ha fatto, ad
esempio, la Regione Toscana che legittimamente ha voluto andare
oltre le relazioni ufficiali e investigare il fenomeno prendendo
in considerazione anche altre risultanze scientifiche".
La replica dell'assessore Luciano Caveri: "Secondo l'Arpa
risulta inutile la realizzazione di uno studio specifico sul
territorio valdostano. Il continuo scambio di informazioni con
il sistema di Arpa italiane e con l'organismo centrale Ispra, a
sua volta in connessione con tutti gli istituti che stanno
facendo ricerche scientifiche sul 5G, danno risultanze ufficiali
diverse da quelle presentate dalla mozione e nel corso del
dibattito in Aula. Stupisce poi rilevare la posizione contraria
al 5G dei gruppi Lega e Forza Italia dal momento che sono stati
proprio questi partiti di governo nazionale ad aumentare il
tasso di elettromagnetismo consentito e a rimangiarsi un decreto
legislativo che avrebbe dato qualche chance ai Comuni di
modificare il posizionamento dei tralicci sul loro territorio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA