"Per l'ennesima volta il presidente
del Consiglio Valle Alberto Bertin, un tempo campione di
legalità e trasparenza, ha deciso di lavarsene le mani e di
nascondersi dietro l'Ufficio di Presidenza, assumendo i panni di
Ponzio Pilato di nos-atre, con l'assenso di tutto l'Ufficio di
Presidenza, e non solo". Lo scrivono in una nota le consigliere
di progetto civico progressista, Chiara Minelli e Erika
Guichardaz, in merito alla questione del limite dei mandati per
chi ha già ricoperto più incarichi in Giunta, "visto e
considerato che da più parti si levavano voci sulla possibilità
che attuali esponenti di Governo non potrebbero, per legge,
ricoprire incarichi di Assessore o Presidente di Regione nella
prossima Legislatura".
"Il presidente Bertin - proseguono - durante l'ultimo Consiglio
regionale ci aveva detto che la questione era stata affrontata
in Ufficio di Presidenza e che a breve sarebbe arrivato il
parere. Oggi, a 45 giorni dalla prima richiesta, è finalmente
arrivata la risposta, che è la seguente: 'Si comunica che
l'Ufficio di Presidenza, da ultimo nella riunione del 27
novembre, ha ritenuto all'unanimità che non vi sia titolo a
rispondere, con riferimento ai casi indicati nella vostra
richiesta, in quanto trattasi di mere ipotesi al momento non
ancora verificatesi e in ordine alle quali ogni valutazione sarà
effettuata dagli organi a ciò deputati nel momento in cui
dovesse eventualmente realizzarsi la situazione rappresentata'
Siamo costernate! 45 giorni per rispondere che ogni valutazione
sarà effettuata ex post, magari addirittura dopo le prossime
elezioni". "Non abbiamo chiesto valutazioni - concludono - bensì
un parere da parte degli organi competenti che sono tenuti a
dare una interpretazione e un chiarimento su una legge
regionale, scritta dal legislatore regionale nel 2007, non di
una norma che proviene da Marte".
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