"La convocazione della quarta
Commissione prevedeva una audizione dei vertici Cva per un
'aggiornamento sull'andamento della gestione' della società. In
realtà ci siamo trovate di fronte ad una conferenza di oltre due
ore dell'amministratore delegato di Cva, finalizzata a
contestare, punto per punto, le critiche che stiamo facendo
rispetto alle scelte e ai comportamenti della società". Lo
scrivono in una nota le consigliere del gruppo Progetto civico
progressista, Chiara Minelli e Erika Guichardaz, commentando
l'audizione in quarta Commissione.
"Dalle finalità della legge istitutiva di Cva del 2000, alle
scelte del Piano strategico 2023-2027, al ruolo di direzione
della Regione, agli emolumenti degli amministratori, alle
richieste di accesso presentate - evidenziano -, il dottor
Argirò ha cercato di rispondere al nostro gruppo, con tanto di
slides in cui erano riportati articoli, interventi e immagini
dell'attività di Pcp. Una impostazione del tutto sconcertante e
ridondante. Considerata la lunghezza degli interventi
dell'amministratore delegato, che hanno occupato praticamente
tutta la mattina, non è stato possibile replicare puntualmente,
né porre domande importanti rispetto ai problemi che ora Cva
deve affrontare, anche alla luce dello schema di norma di
attuazione dello Statuto per le concessioni idroelettriche".
Concludono: "Quello del dottor Argirò e dei vertici di Cva è
stato un meditato attacco ad alzo zero a Pcp e ad altre persone
che, nei loro rispettivi ruoli, hanno espresso dissenso. Cva ha
tutto il diritto di esporre le sue convinzioni, ma non può usare
una Commissione consiliare per attaccare il lavoro di
consiglieri, di forze politiche e di persone che non condividono
la sua azione. Se ha delle cose da comunicare per ottenere la
risonanza che auspica, Cva convochi una conferenza stampa e si
esprima in quella sede. Le accuse, le richieste censorie e i
tentativi di intimidazione sono inaccettabili e li respingiamo
con fermezza".
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