Con 14 voti a favore, 13 voti
contrari e otto astensioni il Consiglio Valle ha respinto una
mozione della Lega Vda voleva impegnare la Giunta "a promuovere
un adeguato confronto con tutti i soggetti interessati sulle
tematiche dell'educazione affettiva e sessuale anche finalizzata
all'adozione di linee guida valevoli per tutto il sistema
d'istruzione regionale: tali linee volevano ribadire la
necessità che lo spazio scolastico sia caratterizzato da
un'adeguata neutralità, in qualsiasi forma di insegnamento
scolastico, e che tutte le attività proposte nelle scuole
rispondano a criteri di rispetto e di libertà, che favoriscano
la costruzione di un sapere critico per gli studenti escludendo
che l'insegnamento venga utilizzato per propagandare tra i
giovani, in modo unilaterale e acritico, modelli comportamentali
ispirati alla cosiddetta 'ideologia gender'".
"I media riportano di iniziative divulgative organizzate nelle
scuole - ha detto Andrea Manfrin (Lega Vda) - che, talvolta,
vengono utilizzate come palco privilegiato della propaganda
dell'ideologia gender. Così facendo viene proposto un unico
punto di vista che scade anche in strumentalizzazione quando,
invece, la scuola dovrebbe essere luogo di confronto delle idee
nel rispetto di tutte le sensibilità. Il Ministero
dell'istruzione nel 2015 aveva chiarito che tra le conoscenze da
trasmettere non rientra in nessun modo l'ideologia gender".
Secondo l'assessore al sistema educativo, Jean-Pierre
Guichardaz, "si sopravvaluta il ruolo della scuola nel trattare
gli argomenti legati all'educazione sessuale e all'affettività,
purtroppo, ed è certificato da studi prestigiosi e accreditati,
l'influenza maggiore nei confronti dei nostri giovani è
esercitata dai siti pornografici, di facile accesso, anche a
causa dell'assenza di percorsi obbligatori sul tema". "Le
scuole, grazie all'educazione civica, possono promuovere nei
giovani una crescita critica e consapevole - ha aggiunto -
contribuendo in tal modo al contrasto della violenza e degli
stereotipi di genere. Tuttavia, questo è un compito che deve
coinvolgere tutta la comunità educante, politici compresi, e non
solo la scuola. In Valle d'Aosta, comunque, l'Usl offre percorsi
di educazione alla sessualità avulsi da ogni tipo di ideologia,
basati sul rispetto e sull'equilibrio tra i sessi, che non
promuovono in alcun modo fantomatiche teorie gender. Ritengo
questa mozione inutile e marcatamente ideologica e ribadisco
l'impegno delle istituzioni scolastiche nel favorire un
confronto continuo, aperto con gli studenti e le loro famiglie".
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