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'Ius Scholae', Valle d'Aosta chiede la riforma della legge

'Ius Scholae', Valle d'Aosta chiede la riforma della legge

Approvata una mozione di Progetto civico progressista

AOSTA, 19 dicembre 2024, 09:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Consiglio Valle ha approvato (21 voti a favore, sei contrari e tre astensioni) una mozione del gruppo Progetto civico progressista - modificata in accordo con il Presidente della Regione - che impegna l'Assemblea "ad attivarsi, anche attraverso i parlamentari valdostani, presso il Governo nazionale e il Parlamento per sostenere una riforma della legge sulla cittadinanza che includa il principio dello 'Ius Scholae', riconoscendo il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età che abbiano completato un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese".
    "In Italia vige il principio dello 'Ius Sanguinis' - ha spiegato Erika Guichardaz (Pcp) -che conferisce la cittadinanza per discendenza diretta da genitori italiani. Quindi un bambino nato in Italia da genitori stranieri non acquisisce automaticamente la cittadinanza, ma può richiederla solo al compimento del 18/o anno di età e a condizioni specifiche. La mancanza di cittadinanza può ostacolare le opportunità educative e lavorative dei giovani non italiani, nonostante la loro formazione e integrazione nella società italiana". Paolo Cretier (fp-Pd) ha aggiunto: "Qui non si parla di soggetti irregolari e violenti, ma di coloro che vivono e lavorano in Italia da tempo.
    Lo 'Ius Scholae' permetterebbe ai regolari di fare una scelta seria, di godere di diritti e doveri, di integrarsi seguendo un percorso di studi che getta le basi per un progressivo sviluppo di conoscenze della cultura italiana. Dare la possibilità di fare un percorso di istruzione è un atto di civiltà e potrebbe anche favorire in prospettiva quel necessario sviluppo di manodopera richiesto dalle imprese e dalle associazioni di categoria".
   

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