"Nel corso degli ultimi cinque-sei
anni i pediatri ospedalieri presenti in Valle d'Aosta sono
passati da 11 a 3,5". Così l'assessore alla Sanità, Carlo Marzi,
rispondendo a un'interpellanza della Lega riferita all'allarme
della Fp Cgil Valle d'Aosta riguardo a una "probabile chiusura
in tempi brevissimi, dell'unico punto nascite presente nella
regione" per "carenze di organico". Il direttore generale
dell'Usl, ha riferito Marzi, "ha già rassicurato circa la
paventata ipotesi di rischio di chiusura".
Per l'assessore "il settore preso in esame sta vivendo un
momento particolarmente complesso a livello nazionale,
condizionato da decenni di disallineamento tra la realtà
formativa e universitaria e il mercato del lavoro". La carenza
di personale "è un fatto noto, gestito quotidianamente sia
dall'azienda Usl sia dall'assessorato e sono state messe in
campo sia azioni di recruitment sia azioni di collaborazioni con
tutte le aziende sanitarie locali piemontesi e liguri. L'azienda
Usl ha già avuto rapporti diretti anche con il maggior ospedale
pediatrico del Nord-ovest, il Gaslini, uno dei più grandi
ospedali pediatrici d'Italia e d'Europa".
Per il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, "dire 'stiamo
facendo recruitment e ha avuto un sacco di adesioni in più' non
risolve il problema". Infatti "ad oggi il servizio di pediatria
ha delle carenze di personale, è evidente che ci possono essere
tutti i recruitment del mondo, tutte le buone pratiche messe in
campo, però sempre quella è la criticità".
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