/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Caritas in Terra Santa, lavorare insieme con coraggio e speranza

Caritas in Terra Santa, lavorare insieme con coraggio e speranza

Conclusa la missione di solidarietà, incontro con Pizzaballa

ROMA, 28 giugno 2024, 10:57

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Caritas Italiana - col servizio Cei per gli Interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli - insieme in Terra Santa per una missione di solidarietà e scambio (24-27 giugno). La visita si è conclusa con l'incontro tra la delegazione e il patriarca latino di Gerusalemme, card.
    Pierbattista Pizzaballa, che dà il suo incoraggiamento a continuare il lavoro comune, per ora negli interventi possibili per l'emergenza umanitaria, più tardi nei primi passi della ricostruzione materiale e morale.
    Importante, nei quattro giorni molto intensi, lo scambio continuo con Caritas Gerusalemme, il principale partner di Caritas Italiana nella regione, quando si tratta di dare forma ai progetti che sono e saranno finanziati grazie alle offerte raccolte nelle diocesi italiana durante la Quaresima, in risposta all'appello della Colletta nazionale. "Siamo grati a Caritas Italiana e alla Chiesa italiana nel suo complesso - dice Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme - per la solidarietà e il sostegno. Siamo orgogliosi di questo nostro rapporto fraterno e del sostegno a Caritas Gerusalemme che ci dà forza in questo momento di generale insicurezza. Apprezziamo profondamente l'impegno significativo di Caritas Italiana e della Chiesa che è in Italia nell'accompagnare le persone più vulnerabili in Terra Santa".
    Gli interventi realizzati grazie alle offerte raccolte saranno destinati soprattutto alla popolazione di Gaza e a quelle situazioni di povertà che sono conseguenza diretta della guerra in corso. Già ora Caritas Gerusalemme è significativamente presente nella Striscia con 75 operatori, soprattutto nel Sud, con un impegno particolare in ambito sanitario e nella distribuzione di aiuti in denaro e beni materiali. Caritas Italiana è già intervenuta con un primo contributo di 600mila euro, destinati al sostegno finanziario, sanitario, psicologico alla popolazione in difficoltà nella Striscia e nei Territori occupati.
    Durante i quattro giorni della visita la delegazione ha incontrato e conosciuto meglio diverse realtà. A Gerusalemme le famiglie con difficoltà abitative e con problemi di ricongiungimento familiare, a Ramallah le attività di orientamento professionale e scolastico così come quelle che promuovono il reciproco aiuto tra giovani e anziani. A Betlemme i progetti con le persone disabili, l'animazione comunitaria e la tutela dei diritti dei contadini. Su tutto pesa fortemente la guerra in corso che produce ovunque e per tutti crisi economica e disoccupazione. Sarà importante, per ridare fiducia, anche la ripresa dei pellegrinaggi, in particolare a Betlemme.
    In uno dei numerosi momenti di scambio si è ricordato con commozione chi non c'è più, in particolare Viola e Issam, operatori sanitari di Caritas Gerusalemme, che sono morti nei primi mesi del conflitto a Gaza a causa dei bombardamenti seguiti agli attacchi dello scorso 7 ottobre.
    Il patriarca Pizzaballa, nel ricevere la delegazione, ha sottolineato il contributo che la comunità cristiana, benché minoritaria in Terra Santa, può dare in modo nuovo e originale nel favorire la comunicazione in un momento in cui, per il resto, l'unico orizzonte realistico sono il raggiungimento di un cessate il fuoco duraturo e gli interventi umanitari a sollievo della popolazione colpita. Poi si tratterà di dare atto ad ognuno delle ferite aperte e di lavorare insieme per sanarle.
    Alla missione hanno preso parte il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, il vicedirettore Paolo Valente, il responsabile di Caritas Italiana per il Medio Oriente, Danilo Feliciangeli, e don Gabriele Pipinato, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della CEI. "Grazie per quello che fate", ha detto don Pagniello, nel salutare i colleghi di Gerusalemme, "grazie per quello che siete, per come portate avanti i progetti: con coraggio e soprattutto con speranza. In un mondo che sembra credere solo nella violenza non ci resta, come comunità cristiana, che dare testimonianza con le nostre opere che Dio è amore. Non si tratta solo di fare, ma di fare con amore e di fare insieme".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza