Conto alla rovescia per il Giubileo 2025: il 24 dicembre papa Francesco apre la Porta santa e Roma si blinda con oltre 700 rinforzi in divisa che saranno impiegati quotidianamente - in aggiunta a quelli già in servizio ogni giorno - nei luoghi sensibili: Vaticano, centro storico e basiliche in primis.
Un focus sul dispositivo di sicurezza messo in campo per l'evento che richiamerà milioni di visitatori in un periodo segnato da profonde tensioni internazionali è stato fatto oggi al Viminale durante la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
"L'attenzione è altissima", ha assicurato il ministro. I vertici dell'intelligence e delle forze di polizia si sono confrontati sul quadro delle minacce per le prossime festività natalizie e per l'Anno santo. Roma è tradizionalmente nel mirino della propaganda jihadista come luogo simbolo della cristianità e sui canali social islamisti continuano a riscontrarsi messaggi ostili. Il rischio più temuto è sempre quello del lupo solitario che si innesca autonomamente. Sugli ambienti radicali è attento il monitoraggio per intercettare e prevenire eventuali pianificazioni di attentati.
Controlli sono stato programmati sui luoghi affollati ed in occasione delle cerimonie religiose. Gli ultimi dettagli del piano sicurezza per l'apertura del Giubileo verranno messi a punto durante un tavolo tecnico in questura. Lo scorso 8 dicembre c'è stata la prova generale con un test day organizzato dalla questura. Tutta la zona attorno al Vaticano sarà super presidiata.
Le bonifiche scatteranno già dal giorno precedente. In campo anche nuclei cinofili, artificieri e tiratori. Controlli con i metal detector per accedere a piazza San Pietro. Saranno schierati dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate e piloni anti-kamikaze a scomparsa verranno installati in punti strategici nell'area a ridosso di piazza San Pietro. Vigilate, per garantire la sicurezza dei pellegrini, linee metro e le stazioni.
La riunione del Comitato è stata anche l'occasione per fare il punto sul 2024, che ha visto un calo dei reati dell'1,8% rispetto all'anno precedente: flessione sensibile, in particolare, per gli omicidi volontari (-13,6%). Impegno rilevante per le forze dell'ordine sul fronte delle manifestazioni: sono state 11.556 nei primi 11 mesi del 2024, (+12,1%). In 299 casi si sono registrate criticità, in diminuzione del 14,8%. Ben 260 gli operatori delle Forze dell'ordine rimasti feriti, dato in aumento del 195,5% rispetto all'analogo periodo del 2023.
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