"Tentare di sviluppare un approccio
coordinato; salvare vite; tenere conto della situazione dei
Paesi di origine, perché la vera libertà consiste anche nella
libertà di restare". È questa, per la Chiesa italiana, la via
maestra per affrontare il fenomeno migratorio, divenuto ormai un
fenomeno strutturale in tutta Europa, non più affrontabile in
termini emergenziale. Ad illustrarla - scrive il Sir - è stato
mons. Giuseppe Baturi, vescovo di Cagliari e segretario generale
della Cei, nell'ambito dei Rencontres Méditerranéennes di
Marsiglia, il cui intervento conclusivo sarà tenuto sabato
prossimo da Papa Francesco. "La Cei sta portando avanti progetti
specifici per contrastare la povertà e il conflitto nei Paesi
d'origine delle migrazioni, con finanziamento di appositi
processi di sviluppo", ha ricordato il vescovo: "la metà dei
fondi è destinata allo sviluppo dell'Africa, poi al Medio
Oriente e all'America Latina".
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