/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La malattia, il dolore e la fede, la storia di Caterina

La malattia, il dolore e la fede, la storia di Caterina

Tomai, regista tv,ripercorre in un libro la vicenda della figlia

ROMA, 10 novembre 2024, 12:41

di Manuela Tulli

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Quando un coniuge perde l'altro, è un vedovo o una vedova. Un figlio che perde un genitore è un orfano o un'orfana. Esiste una parola per dirlo. Ma per un genitore che perde un figlio una parola non c'è. È un dolore così grande che non esiste nemmeno una parola". Sono le parole di Papa Francesco nel videomessaggio per la preghiera di questo mese di novembre.
    E in effetti di fronte al dolore per la perdita di un figlio non è facile trovare le parole. Ci ha invece provato Salvatore Tomai, regista televisivo che collabora con il programma Rai 'A sua immagine', che nel libro "Un sorriso nel cielo" ripercorre la storia della sua bambina, Caterina, scomparsa venti anni fa per un osteosarcoma quando aveva solo nove anni. Tomai ha recuperato i ricordi e i pensieri di quei giorni, "il Calvario" della figlia e di tutta la famiglia, per dare una testimonianza di fede. E lo fa ispirato dalle parole di Papa Francesco che lui stesso cita nella presentazione del libro: "Nel grande disegno di Dio, ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia. Ci sono i santi di tutti i giorni, i santi nascosti". Salvatore Tomai allora rivela: "Quando sentii queste parole di Papa Francesco pensai subito a mia figlia Caterina".
    Da lì è partito il racconto, fatto di sofferenza ma anche di testimonianza: "Io e mia moglie Emilia l'abbiamo vista spegnersi come una candela, lentamente. E come una candela ha sprigionato luce attorno a sé". La storia di Caterina e della sua famiglia è anche la storia di una intera comunità parrocchiale, quella di San Filippo Neri a Roma, che si è stretta alla famiglia sostenendola in un cammino difficilissimo. A partire dal viceparroco di allora, don Luca, più volte citato nel libro, che "ha seguito da vicino tutta la vicenda" e "l'ha sempre sostenuta in ogni modo". Salvatore Tomai snocciola i ricordi ma ha nella mente quel volto della figlia "sempre sorridente", "non un sorriso di circostanza" ma "un sorriso che manifestava una serenità".
    Una bambina come tante, che amava correre e leggere Harry Potter. Ma che ha anche saputo affrontare questo male più grande di lei non lasciandosi travolgere. "Caro diario - scriveva il 10 gennaio 2004, pochi mesi prima di morire, dando un senso alle sofferenze - se non mi fossi ammalata non avrei conosciuto Jessica, la mia amica del cuore".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza