Si è conclusa a Roma, con la
cerimonia di premiazione presso Palazzo Cesi, la XV edizione
dell'International Catholic Film Festival "Mirabile Dictu".
Ideato nel 2010 dalla regista e produttrice Liana Marabini per
dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari,
docu-fiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono
valori morali universali e modelli positivi, il Festival è nato
sotto l'Alto Patronato del Pontificio Consiglio per la Cultura,
oggi Dicastero per la Cultura e l'Educazione, rappresentato
nella cerimonia dal sottosegretario padre Antonio Spadaro.
Oltre 2000 le opere candidate quest'anno, da cui sono stati
selezionati i film finalisti, che provenivano da nove Paesi
diversi: Argentina, Cina, Filippine, Francia, India, Italia,
Polonia, Spagna, Stati Uniti.
Il Premio per il miglior Film è andato a "La sirvienta" di
Pablo Moreno (Spagna); miglior Regista Premio ex aequo a Eddie
McClintock per "Miracle at Manchester" (Usa) e Jan Sobierajski
per "Called" (Polonia); miglior Cortometraggio "Zatti, hermano
nuestro" di don Ricardo Campoli (Argentina); miglior
Documentario "Arma Christi: a chronicle of dissent" di Victoria
Darves-Bornoz (Francia). Il Premio della Capax Dei Foundation è
stato assegnato a "New creation in love" di Huayu Yang (Cina).
Ai vincitori decretati dalla Giuria internazionale -
presieduta dalla principessa e attrice Maria Pia Ruspoli, e
composta dal distributore e produttore Norbert Blecha, dai
giornalisti Luca Caruso e Wlodzimierz Redzioch, e dall'attore
Rupert Wynne-James - è stato conferito il Pesce d'Argento,
ispirato al primo simbolo cristiano. La cerimonia di premiazione
è stata condotta dal giornalista Armando Torno.
Nel suo saluto introduttivo, il cardinale Gianfranco Ravasi,
presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura, si è
congratulato con la presidente Marabini per aver raggiunto la XV
edizione e ha citato il grande drammaturgo francese Antonin
Artaud, secondo il quale "i film rappresentano soltanto
l'epidermide della realtà", cioè "solo la superficie e quindi
non scendono in profondità. Questa, invece, è proprio la
funzione che Liana Marabini ha sempre voluto: quella cioè di
rappresentare anche il Trascendente", ha affermato il cardinale.
"Se vogliamo dirlo con un grande pittore, Paul Klee,
'rappresentare nel visibile l'invisibile che si cela in esso' -
ha proseguito il cardinal Ravasi -. Cercare cioè di trovare
sempre nella realtà visibile questa dimensione ulteriore e
trascendente".
La presidente del Festival, Liana Marabini, ha ringraziato i
presenti, la giuria e i numerosi produttori che da ogni parte
del mondo hanno candidato le loro opere, notando che "già essere
in competizione finale è un premio, perché i film finalisti sono
stati selezionati su oltre 2000 pellicole candidate". Ha inoltre
annunciato che sta realizzando un film su Michael Jackson e il
suo rapporto con la fede, che sarà presentato al Festival di
Cannes il prossimo maggio.
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