E' stata presentata ufficialmente nei
giorni scorsi la Consulta italiana per la libertà religiosa.
L'occasione è stato il G7 di Pescara. La Consulta, composta da
studiosi e rappresentanti di varie organizzazioni della società
civile, si pone come obiettivo la protezione dei diritti delle
minoranze religiose. Operando in stretta collaborazione con
l'Inviato Speciale del governo italiano per la promozione della
libertà religiosa e la tutela delle minoranze religiose, Davide
Dionisi, "la Consulta mira a dialogare con le istituzioni per
sensibilizzare e coordinare azioni di supporto alle comunità
cristiane in tutto il mondo", spiega una nota.
Il presidente della Consulta, Shahid Mobeen, sottolinea
l'importanza dell'impegno a livello internazionale: "Esistono da
tempo organizzazioni della società civile che, in maniera
sinergica con parlamentari e diplomatici, si adoperano
attivamente per la difesa della libertà religiosa, per sostenere
le minoranze religiose e promuovere risoluzioni internazionali a
loro tutela. L'iniziativa Italiana si allinea a questa
tradizione di impegno a livello globale. In questo contesto, il
ruolo dei paesi del G7 è cruciale: grazie alla loro influenza
politica, economica e diplomatica, essi possono sostenere tali
iniziative e inserire la tutela della libertà religiosa tra le
priorità dei progetti di cooperazione internazionale,
contribuendo così alla promozione di una maggiore giustizia,
good governance, sicurezza e stabilità su scala globale".
"Negli ultimi anni, il tema della libertà religiosa ha
ricevuto un'attenzione crescente, e sono stati compiuti
significativi progressi in termini di sensibilizzazione.
Tuttavia, soltanto attraverso l'azione dei governi è possibile
tradurre le dichiarazioni di principio in misure concrete che
assicurino il rispetto della libertà religiosa, specialmente nel
quadro delle relazioni bilaterali dei governi con quei Paesi
dove tale diritto è messo in discussione o apertamente violato",
conclude la Consulta.
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