"Vogliamo gridare al
mondo che non possiamo abituarci alla guerra": lo ha dichiarato
mons. Marcin Kowalski, professore dell'Università Cattolica di
Lublino, del Centro Abraham J. Heschel per le relazioni
cattolico-ebraiche, all'apertura della conferenza 'Domandate
pace per Gerusalemme'.
L'incontro, tra teologi e biblisti di tutto il mondo, si è
svolto in questi giorni in Polonia, presso l'Università
Cattolica Giovanni Paolo II per discutere di pace in Terra
Santa. Secondo padre Piotr Wisniewski, dottore di ricerca,
vicerettore dell'Università Cattolica di Lublino (Kul) con
delega alle missioni, il dibattito scientifico sulla pace è
importante e attuale perché in varie parti del mondo si
combattono continuamente guerre. "Vale quindi la pena parlare di
pace e cercare le migliori soluzioni possibili per raggiungerla.
Penso anche che per i credenti il più grande aiuto per la pace
sia la preghiera. È una fonte di forza per il mondo intero", ha
dichiarato Wisniewski.
Come ha ammesso mons. Kowalski del Centro Heschel, sebbene
sia difficile aspettarsi che la conferenza stessa, da un punto
di vista geopolitico, possa influenzare la situazione in Terra
Santa, "la voce dei partecipanti al simposio iniziato
all'Università Cattolica di Lublino può essere estremamente
importante. La tradizione biblica contiene un messaggio di pace
per l'intero universo, che dice che non è con il denaro e non
con le armi, ma con la forza dell'unità e la forza del cuore che
possiamo combattere il male della guerra". E ha aggiunto:
"Vogliamo gridare al mondo che non possiamo abituarci alla
guerra, perché è sempre un male che priva della dignità. Per
questo abbiamo tutti bisogno di pace, che è un dono di Dio".
Secondo padre Miroslaw Brzezinski, vice-decano della Facoltà
di Teologia, l'essenza della pace in ogni angolo del mondo è
l'uomo. "Se vediamo il bene in ogni essere umano, vorremo
rispettarlo, indipendentemente dalle sue opinioni e dal luogo in
cui ci troviamo", ha osservato.
Il reverendo Miroslaw Wrobel dell'Istituto di Studi Biblici
ha sottolineato l'attualità dei pilastri della pace proposti da
Papa Giovanni XXIII in una delle sue encicliche: "verità, amore,
giustizia e libertà". "La pace deve essere basata sulla verità,
completata dalla giustizia e realizzata in un'atmosfera di amore
e libertà", ha affermato Wrobel.
La conferenza "Domandate pace per Gerusalemme" ha visto tra
gli interventi quello del rabbino argentino Abraham Skorka, del
patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista
Pizzaballa, e del prefetto del Dicastero per la promozione
dell'unità dei cristiani, il cardinale Kurt Koch.
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