"Sono partito da un referendum che
sembrava un'idiozia, un'utopia, e oggi prendo atto che l'agenda
di questo Paese è assolutamente concentrata sull'autonomia. C'è
un presidente del Consiglio che per fortuna ha avocato a sé la
pratica e convoca i ministri per parlare della nostra autonomia.
A me non sembra non sia accaduto niente". Lo ha sottolineato il
presidente del Veneto, Luca Zaia, al Forum ANSA.
"Mi immaginavo - ha proseguito Zaia - che il travaglio non
fosse facile, è di un Paese che sta uscendo da medioevo e va
verso la modernità, che lascia lo spreco e va verso l'efficienza
e la virtuosità e che deve vivere questo travaglio. Dobbiamo far
capire a chi 'ha avuto' non che non avrà più solidità e
disponibilità, ma che avrà un nuovo modello di organizzazione
dello Stato".
"Vedo un dibattito a volte lunare - ha poi puntualizzato -
vedo parlar gente, purtroppo anche tanti esponenti del governo,
di Autonomia, ma non hanno letto un parola della nostra intesa e
soprattutto di tutti gli atti correlati. Il ministro Stefani ha
fatto un lavoro strepitoso, e la Costituzione è chiara e parla
di un Paese federale. E' legittimo che una Regione chiede, in
base chieda l'autonomia differenziata. Ho sentito dire che Zaia
chiede troppo ed è meglio fare un progetto unico di autonomia
differenziata. E' una contraddizione in termini: l'autonomia
differenziata è un progetto sartoriale, la Costituzione dice che
ci vuole un contratto firmato dal Governo e 'la' regione' non
'le' Regioni".
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