Dal 6 marzo prossimo riprenderanno le
attività ordinarie nell'ospedale padovano di Schiavonia, eccetto
un'ala (da individuare) che sarà dedicata all'eventuale
accoglienza di nuovi pazienti con il Coronavirus. Lo ha
annunciato oggi l'assessore veneto alla sanità, Manuela
Lanzarin. Fino al 6 marzo, però, nessuna nuova degenza o altra
attività è prevista; i ricoveri saranno dirottati in altre sedi.
L'ospedale è isolato e chiuso al pubblico da venerdì 21 marzo,
quando qui furono riscontrati tra i pazienti i primi due casi di
infezione Covid-19 in Veneto, ed anche la prima vittima.
All'interno hanno operato finora i medici e gli infermieri
risultati negativi, e i pazienti che si trovavano già ricoverati
e che hanno osservato qui il periodo di quarantena. Ad oggi sono
stati effettuati in Veneto oltre 8 mila tamponi e sono 500 i
posti letto disponibili in terapia intensiva negli ospedali
regionali.
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