"Premesso che Crisanti è una colonna
portante della sanità veneta e ha un grande merito di aver
ottimizzato il lavoro del laboratorio che gli compete,
nell'analisi del virus, dico che la dottoressa Russo ha per
legge l'obbligo e il dovere di redigere i piani di sanità
pubblica". Così il presidente del Veneto Luca Zaia. "Qualsiasi
sanitario può esprimere le due considerazioni", ha aggiunto.
"Sarà il mio ruolo mettere a posto i cocci di un'ulteriore
polemica, ma le polemiche non servono".
"Voglio far da paciere in questa vicenda - ha quindi aggiunto
Zaia - non voglio che due fuoriclasse come Crisanti e Russo
polemizzino. Se in Veneto è successo tutto questo è perché c'è
una squadra. Ringrazio lei, lei parla delle sue attività, non di
come si fa un tampone, perché non è affar suo. Così vale per
tutti gli altri. Tutti tranquilli, 'adda passà 'a nuttata'. Se
abbiamo voglia di fare rivendicazioni - ha concluso - pensiamo
ai 1.840 morti e ci passa la voglia".
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