Una fioritura estesa e
spettacolare di narcisi montani, la più importante degli ultimi
dieci anni: ecco di cosa sono stati protagonisti i prati del
bellunese. Pochi giorni dopo la Giornata Mondiale dell'Ambiente
e a un anno dall'avvio del Progetto per la tutela dei prati a
narciso di Unifarco è ora di tirare le somme: è proprio
l'incredibile fioritura il risultato più visibile a colpo
d'occhio.
Prima di questo intervento, il narciso stava scomparendo, con
una regressione continua e una riduzione di oltre il 50% della
specie per via dell'abbandono di alcune tecniche della
tradizione contadina, come la falciatura dei prati per mano
degli agricoltori, a cui è andata a sostituirsi la trinciatura
meccanica. Questo fattore, unito alla sempre maggiore presenza
di cinghiali che danneggiano il territorio, ha portato ad una
perdita della biodiversità di questi luoghi a favore di piante
infestanti come il veratro, che impedisce la fioritura dei
narcisi. Da qui l'impegno dell'azienda, che, con un team di
tecnici ambientali esperti, ha messo in campo una serie di
interventi per la tutela e riqualificazione dei prati con la
sperimentazione di nuovi modelli di gestione. Tra le azioni
intraprese da Unifarco, è stata riportata in auge la pratica
'antica' dello sfalcio tradizionale e manuale per una miglior
cura dei luoghi di interesse, oltre ad interventi come
l'estirpazione manuale del veratro e l'installazione di
specifici recinti per tenere lontani i cinghiali.
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