Un argomento di cui si parla
davvero troppo poco e che riguarda tutta Italia, dal nord al
sud, ovvero i campi di sfruttati, di braccianti stagionali che
hanno, tra l'altro, una componente italiana non da poco".
Persone che vivono per pochi euro in bidonville, tra freddo e
spazzatura, e sono oggetto di ricatti e violenze di ogni genere.
'Spaccapietre' dei registi torinesi Gianluca e Massimiliano De
Serio racconta proprio questa realtà con efficacia e non
mancando di mostrare anche, con grande coraggio, una credibile e
feroce violenza.
Il film, passato alle Giornate degli Autori del Festival di
Venezia, racconta appunto la storia di un italiano: Giuseppe
(Salvatore Esposito). Quando Angela, moglie adorata dell'uomo,
muore per un malore nei campi, Giuseppe insieme al figlio Antò
(Samuele Carrino), che sogna di fare l'archeologo, prende il suo
posto e va a vivere in una tendopoli insieme ad altri
braccianti stagionali.
L'uomo, a cui non mancano certo la forza e il carattere per
stare vicino al figlio in una situazione così difficile, ha poi
fatto un promessa ad Antò, quella di restituirgli la madre ad
ogni costo. Ma la realtà, come sempre, si rivelerà alla fine più
difficile di quanto si potesse immaginare.
Nel cast del film anche Licia Lanera, Antonella Carone,
Giuseppe Loconsole e Vito Signorile.
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