"Accogliamo positivamente la
decisione del Governo perché si registra un tangibile progresso
sul fronte degli accosti diffusi. Da dieci anni chiediamo di
poter mandare altrove le navi: non è vero che difendiamo con le
unghie e con i denti il transito dal canale della Giudecca. E
finalmente con la nomina di un commissario ad hoc c'è la
prospettiva concreta di avere gli accosti alternativi a Marghera
operativi per la stagione 2022". Francesco Galietti, direttore
per l'Italia di Clia, l'associazione internazionale delle
compagnie crocieristiche, guarda il lato positivo dello stop al
transito delle grandi navi a Venezia nel bacino di San Marco,
nel canale di San Marco e nel canale della Giudecca, deciso con
il decreto legge approvato dal consiglio dei ministri e che
scatterà il primo agosto, perché accelera la realizzazione degli
accosti a Marghera.
"Il disegno complessivo è positivo. Dopodiché l'applicazione
immediata con meno di 3 settimane di preavviso comporta una
botta per una pluralità di soggetti: bisogna vedere quanto gli
ammortizzatori previsti per gli operatori del settore sapranno
mitigarla", aggiunge Galietti.
Le compagnie crocieristiche che avevano previsto toccate a
Venezia, dovranno infatti trovare in fretta approdi alternativi,
in attesa dell'adeguamento dell'area di Marghera. "Alcune
riusciranno a reindirizzare le navi a Trieste, Monfalcone e
Ravenna, altre dovranno cancellare del tutto gli scali -
completa -. Per questo bisogna vedere come funzionerà il
meccanismo di indennizzo".
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