DOMITILLA FERRARI, IL PESSIMO
CAPO. MANUALE DI RESISTENZA PER UN LAVORO NON ABBASTANZA SMART
(Longanesi, pp. 192, 14 euro). Pare che in Giappone abbiano
chiesto a Zoom di prevedere una disposizione gerarchica dei
partecipanti ai meeting digitali, per far 'risaltare' la
posizione destinata ai capi. È un'ottima metafora del modo in
cui il mondo del lavoro non è riuscito ad adeguarsi al
cambiamento in corso.
Eppure il lavoro non sta cambiando ora, è sempre in
evoluzione, come tutto. Lo smart working è un lascito durevole
della crisi da Covid-19 e modificherà in profondità il nostro
modo di lavorare, fare riunioni, gestire routine, fissare
obiettivi, ma non è la causa unica del cambiamento. Poiché il
lavoro è prima di tutto un luogo di relazioni e interazioni, la
chiave per renderlo migliore, più efficace e gratificante sta
nella leadership. Un cattivo capo può rendere impossibile un
ambiente di lavoro, danneggiare i risultati e deteriorare la
salute mentale delle persone. Era vero prima ed è ancora più
vero oggi che lo smart working ha reso più immateriali e
complesse le nostre dinamiche quotidiane.
Domitilla Ferrari, esperta di marketing e di digitale,
tratteggia un manuale per affrontare, senza lasciarsi
sopraffare, le grandi trasformazioni che il mondo e il lavoro
sta affrontando. "Dalle 9 alle 18 - scrive - con una pausa
pranzo in mezzo, abbiamo visto scomparire il caffè con i
colleghi, il chiacchiericcio utile anche a fare quattro passi
tra un piano e l'altro, a farsi venire in mente idee, a
stringere relazioni, a chiarire dubbi in maniera informale e
quindi veloce. Tra una call e l'altra le pause sono proprio
scomparse. Non c'era più tempo. Siamo andati in burnout. Io per
giorni non ho fatto altro che call. Ho cambiato lavoro durante
il lockdown e molte delle mie videochiamate erano con colleghi
nuovi che, presentandosi, mi raccontavano del lavoro che stavano
facendo: non ho mai faticato tanto a conoscere ed entrare in
contatto con persone nuove".
Docente di Comunicazione Digitale all'Università di Padova,
Ferrari lavora come Chief Marketing Officer a Milano. Esperta in
networking ne ha scritto in 'Due gradi e mezzo di separazione'
(Sperling & Kupfer 2014) e in 'Se scrivi fatti leggere.
L'importanza della riconoscibilità in Rete' (Sperling & Kupfer
2015).
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