Una mappa dei nuovi storytelling,
profondamente legati al mondo digitale. Una galassia fatta di
webserie, idocs, contenuti transmediali, storytelling
interattivi, videomapping, realtà virtuale, realtà aumentata: ce
la racconta "Storytelling Digitale. Le nuove produzioni 4.0"
(Luiss University Press) di
Simone Arcagni, studioso, consulente, curatore e divulgatore di
nuovi media e nuove tecnologie, con la postfazione di Derrick de
Kerckhove e Maria Pia Rossignaud.
Il libro, attento e aggiornato, muove dal panorama
internazionale per poi soffermarsi anche su quello italiano e
sarà presentato il 5 settembre alle 16.00 alla 78/ma edizione
della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia-
Spazio Italian Pavillon, in collaborazione con Rai Cinema e
Anica. Con Arcagni, professore all'Università di Palermo, è
prevista la presenza di Francesco Rutelli, presidente Anica;
Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema; Manuela
Cacciamani, presidente Unione editori digitali e creators Anica;
Claudia Mazzola, responsabile centro studi Rai; Carlo Rodomonti,
responsabile marketing strategico e digital Rai Cinema. E con la
partecipazione di Fru dei The Jackal.
Le piattaforme video non rappresentano soltanto un business
di straordinario successo, ma anche una nuova generazione di
"narratori di storie" che stanno imponendo nuove regole di
narrazione, destinati a influenzare l'industria audiovisiva e a
investire con i loro immaginari l'intera società. Esiste una
galassia di produzioni audiovisive che non sono più
riconducibili ai modelli cinematografici e televisivi. Nuovi
generi, nuove tecnologie, nuove piattaforme, nuovi sistemi
produttivi e distributivi, nuovi pubblici. Chi produce i nuovi
strorytelling? Chi li fruisce? Dove si vedono?
Arcagni è tra l'altro autore di Digital World, trasmissione
di Rai Scuola e tra i suoi libri, per Einaudi ha pubblicato
'Visioni digitali' (2016) e 'L'Occhio della macchina' (2018).
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