"Il prosek è una immonda vergogna,
è scandaloso che l'Europa dia ascolto a questo dossier sul
Prosek. Il prosecco vive di una riserva del nome dal 2009, e
solo le zone a denominazione sono autorizzate ad usarlo, ed è
ancora più scandaloso perchè nel 2029 l'Unesco ha dichiarato
patrimonio dell'umanità le Colline del prosecco di Conegliano e
Valdobbiadene,, quindi una ulteriore riserva per quel nome". Lo
ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando della
'guerra' delle bollicine in Europa, a margine
dell'inaugurazkione del Vinitaly Special edition a Verona.
"Che poi - ha aggiunto - non è proprio vero che Prosek è un
termine dei croati. Noi siamo convinti di avere la 'pistola
fumante', e lo comunicheremo a breve; lo dimostreremo, carte
alla mano, partendo un po' più distante da dove sono partiti i
croati, e mostreremo che questo dossier dev'essere cestinato
dall'Europa, dato chje si presta ancora una volta all'italian
sounding nel mondo". Sul Vinitaly, Zaia ha evidenziato che "è'
un bel segnale. Abbiamo perso due edizioni del salone, ora ci
diamo appuntamento in aprile per la 54/Edizione. Vinitaly e
Verona , assieme al Veneto, si riconferma la capitale del vino,
La nostra è la prima regione d'italia per produzione di vino con
11 milioni di ettolitri; quest'anno abbiamo avuto un calo della
produzione, da 14,5 milioni di quintali siamo passati a 12,5
mln, però qualità in crescita".
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