La Procura distrettuale di Venezia
ha sequestrato un sito web contenente i dati diffusi dai pirati
informatici firmatisi lockbit 2.0 che hanno hackerato i dati
della Ulss 6 Euganea (Padova) rendendoli inutilizzabili dopo che
erano in parte stati pubblicati sul dark web.
L'attività giudiziaria era nata a seguito di una richiesta di
estorsione con la quale gli autori dell'attacco chiedevano
all'Ulss 6 il pagamento di una somma di denaro per la
decriptazione del sistema informatico, minacciando in mancanza
della corresponsione economica, di pubblicare, come in parte
avvenuto, dei documenti personali e sanitari prelevati in
occasione dell'attacco.
Poco dopo lo scadere del termine, due giorni fa, per il
pagamento, gli hacker hanno pubblicato parte dei dati e in base
al gesto la Polizia postale e delle comunicazioni per il Veneto
è risalita alla fonte bloccandola su ordine della Dda veneziana.
Si tratta di un attacco riconducibile al dominio uzbeko
lockbitatp.uz. Il provvedimento è stato prontamente eseguito
dalla Polizia postale, che lo ha notificato a tutti gli Internet
service provider italiani che hanno così inibito l'accesso a
detti contenuti.
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