L'avventura di Vinovae inizia da
una storia di amicizia, quella di Grégoire Henry e Tristan
Destremau, appassionati di vino che si pongono una sola domanda:
"perché non poter testare un vino con l'aiuto di un campione,
come si fa con un profumo?". L'evoluzione dell'azienda francese,
che ha sedi anche in Italia, Spagna e da settembre prossimo
negli Stati Uniti, è stata raccontata durante una presentazione
a Milano.
Due anni di ricerche e test e nasce la "vinotta" da 2 cl. che
viene riempita con il vino di una bottiglia classica da 750 cl.
Viene utilizzata una tecnica priva di ossigeno, in temperatura e
pressione controllata con filtrazione micronica, che consente di
produrre 37 bottiglie in pet con tappo a vite. 36 sono
utilizzabili per il consumo, perfette per le degustazioni
professionali, e la 37esima viene destinata al controllo
qualità. Un processo brevettato dove nulla è lasciato caso. E
per il formato più grande si utilizza anche il vetro.
Con le imminenti Fiere vinicole di Verona e Düsseldorf,
Vinitaly e Prowein, le Vinotte, disponibili anche nei formati da
4 e 5 cl. rappresentano una innovazione nell' assaggio dei vini.
Consentono di degustare un panorama maggiore di etichette e sono
utili nelle degustazioni per i corsi professionali anche per la
ragione che abbattono di molto i costi di una bottiglia, che
sono a carico degli studenti. Le spese di spedizione calano del
90% e generano 50 volte meno emissioni di gas serra. Sono
totalmente riciclabili, e l'azienda produttrice si rivolge, per
alcune operazioni, a lavoratori con disabilità attraverso
l'ESAT, (Établissements et Services d'Aide par le Travail).
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