Sorride Igor Tudor. Inevitabile
durante la conferenza stampa che anticipa la gara con il Milan
la domanda sulla "fatal Verona". "Non si poteva scappare da
questa domanda - ammette ridendo il tecnico croato -. Ma per noi
cambia poco, siamo focalizzati sul presente. Noi vogliamo
vincere, c'è una partita da giocare, nella quale ci saranno più
tensioni rispetto al solito. Anche se saranno da vivere come una
normale partita di calcio".
Cerca di stemperare i toni Tudor. Ma sulla forza e sulla
determinazione del suo Verona non fa sconti. "Per noi è stata
una settimana come le altre, vissuta con concentrazione e nella
maniera giusta. Per loro sarà una gara molto importante, e di
conseguenza lo sarà anche per noi, perché quando ti guardano
tutti vuoi fare sempre bella figura". Tudor ammette che il Milan
è una grande sorpresa. "Se si guarda la rosa che hanno -
dichiara - sono al terzo o al quarto posto, questo significa che
il club e l'allenatore hanno fatto un lavoro straordinario. Sono
due anni che sono là, faccio i complimenti a tutti. Hanno grande
corsa e fisicità, quindi dovremo essere al massimo sotto quel
profilo".
In settimana a Tudor sono arrivati i complimenti di Marcello
Lippi, parole che hanno riempito d'orgoglio l'attuale allenatore
del Verona. "Ho una stima enorme e un sentimento forte per un
allenatore che ha fatto la storia - ha sottolineato -. Mi ha
portato in Italia, è stato il tecnico più importante della mia
carriera: il mio modo di vedere il calcio lo devo a lui, ho
appreso molto da lui. Gli voglio bene, anche se negli ultimi
anni non ho avuto la fortuna di incontrarlo. È uno dei
complimenti più belli ricevuti negli ultimi anni".
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