L'adescamento online: una piaga
sociale che secondo i dati Ocse, l'Organizzazione per la
Sicurezza e la Cooperazione in Europa, coinvolge circa
cinquecentomila predatori sessuali attivi ogni giorno in rete
con l'intento di attirare giovani vittime inconsapevoli, per lo
più minorenni. E' il tema di 'La Bambola di pezza' il corto,
presentato al Lido come evento speciale, scritto e diretto da
Nicola Conversa, vincitore della quarta edizione de 'La Realtà
che "non" Esiste', contest nato da un'idea di Manuela
Cacciamani, fondatrice di One More Pictures (che produce con Rai
Cinema).
Protagonista della storia è Mia (Mariasole Pollio) teenager
orfana di padre che scrivendo un diario online inizia a chattare
e sentirsi al telefono con Tommaso (Giancarlo Commare), un
ragazzo apparentemente ideale dietro il quale si nasconde una
realtà oscura. Nel cast anche Claudia Gerini, Tommaso Cassissa e
Ludovica Coscione.
Il film breve è un progetto transmediale, realizzato come
corto lineare (in contemporanea alla proiezione al Lido debutta
su RaiPlay), in Virtual Reality 360 (e pubblicato sulla App Rai
Cinema Channel VR, disponibile su App Store, Play Store e
Oculus); in un Podcast in 5 puntate in collaborazione con
RaiPlay Sound. L'artwork, realizzato da Josephine Yole
Signorelli, @Fumettibrutti. La traccia musicale che accompagna
la storia è "Insulti" del rapper Carl Brave.
La fascia "più colpita dall'abuso online - spiega lo studio
del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia
online (C.N.C.P.O) del Servizio di Polizia Postale e delle
Comunicazioni di Roma con la collaborazione di Save the Children
- è quella con un'età compresa tra i 10 e i 13 anni, che nel
2021 ha fatto registrare 306 vittime di adescamento online,
quasi il 60% di tutti i 531 minori adescati sul web, nonostante
ai minori di 13 anni non sia teoricamente consentito l'accesso
ai social network. Preoccupanti i dati relativi alla fascia di
età anche sotto i 9 anni che risulta coinvolta sempre di più".
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