"Non voler piacer a tutti, fare
delle scelte anche non mainstream. Sapere bene che un film anche
se lo fai con Alessandro Borghi non vuol dire che è bello, il
cinema ormai devi farlo con un grandissimo impegno e devi
guadagnarti sul campo tutto, buttandoti a capofitto come fosse
l'ultimo film della vita": Alessandro Borghi, ironico, motivato,
generoso parla così del film che ha portato a Venezia 79, THE
HANGING SUN - SOLE DI MEZZANOTTE diretto da Francesco
Carrozzini, che chiude la Mostra del cinema. La produzione è
internazionale: Cattleya, Groenlandia e Sky, con la
distribuzione di Vision (in sala tre giorni in ben 200 copie dal
12 settembre) e poi la messa in onda su Sky Cinema e Now.
"E' il primo Sky Original italiano realizzato per conto di
Sky Studios, dunque ha una forte connotazione internazionale",
dice il vicepresidente Sky Studios Italia Nils Hartmann.
Basato sul romanzo omonimo di Jo Nesb› (Einaudi), girato in
Norvegia, scritto da Stefano Bises, è un thriller noir, ma non
solo un film di genere, sfiora temi profondi come la paternità e
i figli che si smarcano dai padri. Da un grande porto del Nord
Europa, John (Borghi) decide di disobbedire a suo padre Dad
((Peter Mullan) e alla vita criminale cui lo aveva preparato. E
fugge lontano, fino ad un villaggio del profondo Nord, dove il
sole sembra non tramontare mai. Si nasconde in attesa dei
documenti per continuare la sua fuga. Ma suo fratello Michael
(Frederick Schmidt) lo cerca per riportarlo a casa. In questo
tempo sospeso John conosce Lea (Jessica Brown Findlay) e suo
figlio Caleb (Raphael Vicas). Lea è una giovane pescatrice che
per anni ha subito gli abusi di un marito violento e
alcolizzato, Aaron.
Per Borghi ora si parla di un film su Rocco Siffredi. "Se ne
parla sì, ma non posso dire altro se non che non sono stati
firmati ancora i contratti", risponde. Gli piace il cinema
cinema: "Questa crisi delle sale mi fa soffrire, è un tarlo ogni
giorno. Come se ne esce? Con umiltà, con impegno, con il
coraggio di produttori e distributori perché in Italia l'incasso
garantito non c'è più, ma soprattutto il problema più grande è
quello di fare film brutti, io ne vedo di continuo".
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