Una colletta nel segno della solidarietà e del dolore condiviso: è quella che ha permesso ad Andrea Leoni, autista di San Donà di Piave (Venezia), al lavoro per Veritas, di ottenere dai colleghi 270 ore di ferie da dedicare alla cura dei figli. Un regalo - come riportano i giornali locali - giunto a poche ore dalla morte della moglie, Chiara Batacchi, 47 anni, stroncata da un tumore, che permetterà all'uomo di occuparsi dei due ragazzi di 13 e 11 anni. Proprio per assistere la moglie,
Leoni aveva speso tutti i suoi giorni di ferie, i permessi e i congedi previsti. Ora però c'è una vita da riorganizzare, i bimbi da portare a scuola e da riprendere e le incombenze della quotidianità da gestire da solo. Un peso che i colleghi hanno pensato di alleviare, offrendogli l'unica cosa utile, il tempo. La catena di solidarietà è partita subito, secondo una procedura già messa in atto da Veritas, la municipalizzata che si occupa in Veneto dei servizi idrici e ambientali. In poche ore l'obiettivo è stato raggiunto.
"So che alle 17 è stato aperto un canale Telegram - racconta Leoni - e la mattina del giorno dopo, alle 9, è già stato raggiunto il monte-ore necessario". Ognuno ha cercato di fare la propria parte. "Ci sarebbero state altre persone che avrebbero voluto aderire - aggiunge - ma il tetto era già stato completato". Le 270 ore donate corrispondono a circa una trentina di giorni in cui l'autista verrà comunque retribuito. "Se mi fossi messo in aspettativa - sottolinea - avrei perso tutto". Ora Leoni deve iniziare una nuova vita insieme ai suoi figli.
"Nella nostra famiglia era Chiara che si occupava sempre di loro - confida -. Ho cercato di arrangiarmi ma è davvero dura. In questo periodo, quindi, potrò stare con loro, anche per capire come reagiscono alla mancanza della mamma"
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