E' stato ufficialmente presentato
nella sede dell'Hellas Verona il nuovo direttore sportivo Sean
Sogliano. Presenti anche il massimo dirigente della società
veneta Maurizio Setti e il responsabile dell'area tecnica
Francesco Marroccu.
Per Sogliano è un ritono dopo 7 anni alla corte di Setti. E
proprio il presidente ha fatto chiarezza sul passato. "Ci siamo
lasciati come due fidanzati senza una giustificazione - ha detto
- Nella mia testa c'erano scelte diverse dopo la sconfitta con
lo Spezia. Con Sean sono anni che ci sentiamo, con lui ho avuto
sempre un ottimo rapporto. È un ritorno di una persona che stimo
e che ha dei valori umani importanti. A gennaio faremo dei
correttivi ma non parliamo di budget, ci troviamo in una
situazione impensabile. Certamente interverremo sul mercato,
faremo delle correzioni alla rosa".
"Ma quello che conta è il carattere dei giocatori, la loro
mentalità - ha aggiunto - Vogliamo mantenere la categoria a
ogni costo, è da matti pensare di poter desiderare la B. Siamo
ultimi, ma il campionato non è finito. L'arrivo di Sogliano è
stato condiviso con Marroccu". Palla poi a Sogliano. "I miei tre
anni al Verona sono stati incredibili. Messa da parte
l'emozione, sono orgoglioso che il presidente, in un momento
così delicato, mi abbia nuovamente dato fiducia. Vuol dire che
c'è stima, perché qui c'è da fare un'impresa. Non vedo l'ora che
i giocatori tornino a Peschiera per vederli, parlare con loro e
con lo staff. Perché si parte da lì, il posto dove abbiamo
ottenuto tutti i nostri risultati in passato". Sulla squadra
Sogliano sembra avere le idee chiare. "Quando non arrivano i
risultati, subentrano fattori come la poca lucidità. Dalla metà
campo in giù, questa squadra è sostanzialmente la stessa dello
scorso anno, mentre è mancata la cattiveria offensiva e questo
mi dà spunti di riflessione".
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