In Veneto i 26 Centri antiviolenza, i 38 sportelli di contatto e le 28 Case Rifugio che compongono la Rete antiviolenza sulle donne, nel 2021 hanno gestito 6.432 contatti con 3.450 donne prese in carico, pari a una ogni 751 donne residenti. Nel 2020 furono 3.110, pari a una ogni 789.
Il dato emerge dall'ottavo Rapporto sugli interventi regionali pubblicato oggi alla vigilia della Giornata Mondiale per l'Eliminazione della Violenza contro le donne.
Il Rapporto 2022 indica che, tra Centri Antiviolenza e Sportelli di Accesso, la fruibilità è di una struttura ogni 39.000 donne residenti. Nel 2021 i nuovi casi di donne prese in carico sono stati 2.070; un contatto su tre si trasforma in presa in carico.
Le coorti di età più numerose risultano essere quelle tra 31 e 40 anni e tra 41 e 50 anni. Diminuisce il numero delle donne italiane (il 63% del totale rispetto al 67% dell'anno precedente). Quelle straniere risultano provenire da 80 Stati esteri.
Tra le donne oggetto di violenza le coniugate sono le più numerose, e il 54% ha una relazione di unione-convivenza; 2.477 hanno dei figli, e di queste 1.671 hanno figli minorenni.
Le denunce alle Forze dell'Ordine sono state 1.250, in aumento rispetto alle 1.077 del 2020. Sulle donne prese in carico dai Centri Antiviolenza il 36% ha denunciato l'aggressione (un punto in più che nel 2020). I maschi che agiscono con violenza sono 3.381, pari al 98%; si registrano anche 50 casi nei quali la violenza è attuata da donne. Sono 1.763 i casi tra coniuge-partner convivente; 361 tra ex coniugi ed ex partner; 215 tra coniuge e partner non convivente; 428 tra ex coniugi ed ex partner non convivente; 246 coinvolgono un parente convivente; 81 un parente non convivente; 258 una persona non parente ma conosciuta; 49 una persona sconosciuta; 6 casi sono classificati alla voce "altro"; per 55 non è stato possibile rilevare il dato attendibile.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA