Ha coinvolto anche il Veneto e
molte scuole superiori dei sette capoluoghi di provincia la
protesta degli Studenti Medi contro le parole del ministro
Valditara all'indirizzo della preside di Firenze che aveva
scritto ai propri studenti una lettera sui rischi di nuove forme
di fascismo. Gli Studenti Medi del Veneto hanno affisso davanti
a diverse scuole la lettera della preside, in segno di
solidarietà. Così è vvenuto, ad esempio, in scuole come il
'Maffei' a Verona, il 'Foscarini' a Venezia, il 'Fogazzaro' a
Vicenza, il 'Tito Livio' a Padova.
"È un segnale importante - commenta Marco Nimis, coordinatore
Rete studenti medi degli Veneto - Davanti a un ministro che non
dice una parola riguardo ai gravi fatti avvenuti a Firenze e
alle violenze delle organizzazioni giovanili della destra, salvo
minacciare sanzioni e definire improprie le parole di chi
pratica memoria storica e capacità critica, come studenti non
possiamo abbassare la testa. È per questo che stiamo facendo
entrare le parole della preside Savino nelle scuole del nostro
paese e della nostra regione".
Secondo la Rete degli Studenti le scuole "devono essere i
presidi di democrazia, dove viene spiegato che la cultura
antifascista è il pilastro della nostra Costituzione. Valditara
forse questo non lo sa, ma pensa piuttosto a limitare la libertà
di pensiero". "Esprimiamo la nostra più ampia solidarietà alla
preside del Liceo da Vinci da Firenze per gli attacchi subiti"
conclude Nimis, ribadendo la richiesta dell'organizzazione di
studentesca di dimissioni del ministro dell'istruzione.
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