/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arsenale della Grande Guerra con 80 bombe a mano in una casa in provincia di Belluno

Arsenale della Grande Guerra con 80 bombe a mano in una casa in provincia di Belluno

Possibile un legame con uno sversamento di tritolo nel Piave

COMELICO SUPERIORE (BELLUNO), 27 febbraio 2023, 16:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Più di ottanta bombe a mano, molte delle quali in cattivo stato di conservazione, numerosi proiettili di artiglieria e due fucili risalenti all'inizio del Novecento, sono stati sequestrati dai carabinieri in un'abitazione privata di Comelico Superiore (Belluno).

    Si tratta, secondo quanto accertato, di materiale riferibile a ritrovamenti nella zona di residui bellici utilizzati nel corso della Prima guerra mondiale, e per la cui rimozione è stato necessario l'intervento degli artificieri. Il proprietario della casa è stato denunciato per detenzione illegale di armi ed esplosivi, non avendo adempiuto alle norme che disciplinano l'attività di collezionismo militare.

    Nei giorni scorsi, a San Pietro di Cadore (Belluno), si era assistito a un'anomala colorazione delle acque del fiume Piave, sulla quale stanno compiendo accertamenti tecnici dell'Arpav.

    Secondo le ipotesi più verosimili, questa colorazione potrebbe essere ricondotta allo sversamento di tritolo, sostanza presente negli ordigni bellici, di cui qualcuno potrebbe essersi liberato.  

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza