Ricordare la vicenda umana e
politica di Giacomo Matteotti, eroe della libertà e prima
vittima dell'antifascismo, con uno spettacolo teatrale inserito
nelle commemorazioni nazionali per il 99esimo anniversario della
morte di Matteotti.
Rappresentazione in programma domenica 11 giugno, alle 21.30, a
Fratta Polesine, il comune del Veneto che ha dato i natali a
Giacomo Matteotti e in cui è sempre fortissima la memoria del
deputato e segretario del Partito Socialista Unitario, che nel
suo paese di origine riposa per sempre. Lo scenario scelto è
quello della palladiana Villa Badoer, nel quale verrà messa in
scena Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti, l'opera
teatrale vincitrice della XVIII edizione del Premio Matteotti
della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Un'iniziativa organizzata dalla Pro Loco Fratta Polesine Aps,
con il sostegno e il contributo dell'Amministrazione comunale di
Fratta Polesine, che ha fortemente voluto lo spettacolo,
prodotto dalla compagnia dell'Associazione ACT di Campobasso e
patrocinato, oltre che dallo stesso Comune di Fratta Polesine,
dalla Fondazione Giacomo Matteotti Onlus e dalla Casa Museo
Giacomo Matteotti.
Il mio nome è Tempesta. Il delitto Matteotti porta sulla scena
una delle pagine più drammatiche della storia italiana del
Novecento: il rapimento e l'omicidio del deputato e segretario
del Partito Socialista Unitario Giacomo Matteotti, ucciso il 10
giugno 1924 da un gruppo di squadristi fascisti.
Scritto dalla giornalista Carmen Sepede, diretto da Emanuele
Gamba e interpretato da Diego Florio, Marco Caldoro, Paolo
Ricchi, Domenico Florio e Mauro D'Amico, lo spettacolo Il mio
nome è Tempesta è una rigorosa ricostruzione degli avvenimenti e
si accompagna ad una suggestiva ambientazione scenica, in cui
Matteotti pronuncia il suo ultimo discorso alla Camera dei
Deputati. Lo spettacolo, in tournée in Italia, ha ricevuto una
menzione speciale da parte di Liliana Segre, prima firmataria
della proposta di legge per le iniziative del centenario
matteottiano.
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