Futuro, innovazione, formazione
sono il cuore della esposizione "Muve Yacht Projects", nella
Tesa 99 dell'Arsenale di venezia, nell'ambito del quarto Salone
nautico internazionale.
La esposizione è una delle iniziative che sono state create a
contorno del salone fin dalla prima edizione, ed è realizzata
con i partecipanti al bando internazionale curato dalla
Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con il
Comune di Venezia e Vela Spa. I progetti esplorano il futuro e
sono barche, sia a vela sia a motore, che immaginano soluzioni
per la nautica prossima ventura, sintonizzata su propulsioni e
soluzioni abitative green.
Il comitato scientifico della iniziativa è coordinato da
Carlo Nuvolari-Duodo, ingegnere e architetto navale, ad di
Nuvolari Lenard srl, e composto da Mariacristina Gribaudi
Presidente Muve, Luigi Foresti, Presidente di Mase generators
SpA, Andrea Ratti, docente di yacht design presso il
dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Il tema
completo di quest'anno era "Soluzioni innovative per la
sostenibilità e la flessibilità d'uso di unità charter da
diporto. Concept per la progettazione e la gestione del ciclo di
vita di unità a noleggio, con particolare attenzione alla
sostenibilità ambientale".
Il progetto premiato arriva dallo studio professionale Dyd
Dynaship di Roma, amministratore l'architetto Franco Gnessi, e
si chiama Nautilus 650 Black Whale Edition. Della nave sono
state premiate le soluzioni tecnologiche "green" volte alla
sostenibilità ambientale, l'estrema flessibilità distributiva
che le permette di essere funzionale anche per il charter, e la
versatilità di utilizzo a tutte le latitudini ed in tutte le
condizioni metereologiche, garantendo un altissimo livello di
sicurezza in navigazione.
"Questa iniziativa si sta evolvendo - dice Nuvolari-Duodo - e
stiamo coinvolgendo le università per spingere studenti e
professionisti a interessarsi alla sostenibilità in aree più
specifiche. La ricerca va verso una 'vera' sostenibilità per
indirizzare gli sforzi per capire come agire a livello
complessivo sul prodotto, perché non basta più parlare di un
particolare o di un motore elettrico per risolvere il problema".
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