Saipem, in collaborazione con LifeGate, ha installato un nuovo "seabin" nella laguna di Venezia. L'iniziativa, che fa parte del progetto LifeGate PlasticLess, mira a contrastare l'inquinamento dei mari dovuto ai rifiuti plastici e a promuovere la sostenibilità ambientale, e avvia così la partnership tra le due aziende.
Il seabin è stato inaugurato oggi, durante la settimana della Giornata Mondiale dell'Ambiente e della Giornata Mondiale degli Oceani, presso l'isola di San Giorgio Maggiore, presenti Lamberto Dehò, vicepresidente della Compagnia della Vela, Chiara Petrella, Saipem head of environmental sustainability, Matteo Marchiori, Saipem head of sonsub robotics, e Lajal Andreoletti, LifeGate responsabile progetti ambientali.
Si tratta di "cestino" che funziona come sistema di filtraggio avanzato e utilizza la tecnologia per raccogliere i rifiuti galleggianti presenti nelle acque portuali a ridosso dei punti di accumulo, dove venti e correnti tendono a far depositare i detriti galleggianti. Riesce a catturare, in particolare, rifiuti di medie e piccole dimensioni, incluse le plastiche, le microplastiche e le microfibre, contribuendo così a ridurre l'inquinamento marino.
L'evento odierno rientra nel piano di sostenibilità "Energia per un Futuro Sostenibile" di Saipem, che riflette uno dei principi fondanti del piano strategico aziendale - la transizione energetica ed ecologica - che coniuga obiettivi di business e finanziari con i criteri Ees. Proprio in provincia di Venezia ha inoltre sede "Sonsub", il centro di eccellenza di Saipem per le tecnologie e la robotica sottomarina, che ha avviato collaborazioni per fornire servizi di ispezione e monitoraggio sostenibili in ambito marino tramite droni.
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