Il 12% dei conducenti di monopattino coinvolti in un
incidente stradale è risultato positivo all'alcol, il 14% alle
sostanze stupefacenti e il 3,6% ad entrambe, per un totale di
quasi un 30%. È questo il risultato emerso dal primo studio in
Italia e all'estero svolto dall'Istituto di Medicina Legale di
Verona, sulle analisi dei dati tossicologici relativi ai casi di
incidenti stradali processati dal 2019 al primo quadrimestre del
2023 con specifico focus sulla mobilità sostenibile.
Se il numero di casi rimane stabile per biciclette e pedoni,
si segnala un incremento riguardo ai monopattini, una tipologia
di mobilità che richiede performances psico-fisiche molto
elevate e che vede conducenti di fasce d'età molto giovani. Nel
mondo sono 1,35 milioni i decessi per incidente stradale ogni
anno, la prima causa di morte tra i 5 e 29 anni. Nel 2021, in
Italia, gli incidenti stradali con lesioni a persone che hanno
coinvolto almeno un monopattino elettrico sono stati 2.101, con
9 vittime e 1.980 feriti, di cui 1.903 conducenti e 77
passeggeri. Si sono inoltre contati 1 morto e 127 feriti tra i
pedoni investiti. Invece le biciclette elettriche o e-bike,
sempre nel 2021 e sempre in Italia, sono state coinvolte in 691
sinistri, con 13 vittime e 641 feriti.
Dai dati emerge inoltre che l'88,1% degli incidenti in
monopattino coinvolge maschi, l'11,9% femmine. L'età media dei
conducenti è di 30 anni.
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