Per ridurre i consumi d'acqua e di
energia arriva l'aeroponica, una tecnica agricola al coperto. Lo
spiega Giuseppe Izzo, amministratore delegato di Uese Italia,
l'azienda di Mestre (Venezia) che ha messo a punto la tecnica di
coltivazione assistita attraverso un apposito software.
Quest'ultimo, realizzato in collaborazione con ricercatori
cinesi e gli ingegneri Paolo Cattaneo e Raffaele Zanta, permette
di regolare tutti i parametri per far crescere le piante. "Sotto
l'indicazione di un agronomo - spiega Izzo - vengono impostate
la soluzione nutritiva, la temperatura interna, l'umidità, la
concentrazione di Co2, la velocità di concentrazione dell'aria e
persino l'intensità della luce". "La coltivazione aeroponica -
afferma Izzo - richiede fino al 90% di acqua e dal 65 al 90% in
meno di spazio rispetto alla densità necessaria per
l'agricoltura biologica convenzionale sul suolo". "I nutrienti -
prosegue - sono a soluzione salina e, secondo uno studio
condotto dall'Università del Tennessee, hanno una concentrazione
superiore, misurabile in un range che va dal 30 al 60%, rispetto
a quanto si coltiva tradizionalmente, garantendo anche un basso
consumo di energia". In pratica le coltivazioni vengono
realizzate in container con "un metodo di irrigazione
particolare, dove la nebbia sul fondo della vasca di semina
porta i necessari nutrienti e l'ossigeno direttamente alle
radici". Il sistema è adatto per dar vita a ortaggi singoli come
la lattuga, il prezzemolo e il basilico. E' possibile inoltre
piantare germogli di piselli e fagioli ed erbe come timo e
menta. Il risultato - conclude Izzo - è un prodotto controllato
e senza l'uso di pesticidi, al 100% biologico, con qualità
garantita e zero rischi".
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